Cosa è cambiato nel modo di fare e-commerce in Puglia?

19 Gennaio, 2017 Scritto da E-Commerce

Una lettera aperta agli imprenditori e-commerce pugliesi, di ieri e di oggi.

Nel 2009 come facevo io l’e-commerce in Puglia non lo faceva nessuno…

“Nel 2009 io facevo l’e-commerce come nessuno, avevo i responsabili della newsletter, le foto fatte dai professionisti e scrivevo personalmente le schede prodotto perché  io so come si fa l’e-commerce!”

E poi che è successo? Te lo dico io che è successo.

Hai accettato il piacere di aver avviato un’impresa, un’idea che prendeva forma.

Anziché aprire nuove vetrine, credere in quello che facevi, investire, sudare, fare le notti come quando stressavi la project manager della malcapitata agenzia a cui ti eri affidato con l’impeto dei tuoi anni (oggi hai una famiglia una villetta a schiera  e un mutuo che il commercio elettronico non ti paga più) e l’irruenza di Mr. Page (anche lui over 30),  hai deciso che avevi conquistato l’olimpo dello Start Upper di successo.

Il rappresentante del corriere, (il signorino  Bartolini lo chiamavi)  faceva buoni affari con te e i vicini macellai del corso del tuo paese si  chiedevano in cosa realmente “trafficassi”.

Hai deciso che “eri arrivato” come un dinosauro che in piena glaciazione si era messo a fare uova anziché capire che dovevi “partorire idee a sangue caldo”!

E’ come se il tuo bisnonno di qualche era glaciale fa avesse deciso che in vetrina le lampadine cominciavano a fulminarsi e la moquette, tanto in voga a quei tempi,  non fosse che un contorno alla tua meravigliosa offerta di manichini sgozzati, unti e un po’ trasandati in cui i copiosi clienti del tempo ( gente con carri e cavalli) veniva a comprare da te.

E tu avevi basato le tue idee sulla semplicità di convincerli semplicemente con  il prodotto, la qualità, il servizio, senza realmente raccontarglielo (oltre al mutuo della tua meravigliosa Villetta a schiera!)

Mio caro amico, cliente, ex cliente, cliente in pena, cliente che si lamenta per le mie mancanze, purtroppo ti devo raccontare che tutto ciò accadeva un’ ERA GLACIALE  FA!

La verità è che hai lasciato il compito di pagare le rate della tua meravigliosa villetta a schiera alla tua AS400 che avevi comprato da IBM per non so quanti milioni di lire.

Un aggeggio antipatico ed ingombrante che non hai voluto provare a interfacciare al tuo commercio elettronico ( negli anni in cui il MONDO si era accorto di te) unico vero gancio con il futuro.

Poi è arrivato Antonio. Un Antonio qualunque, diplomato al liceo di xy, pompato in  rassegna stampa dai suoi professori che lo elogiavano per la sua capacità di non si sa che, a che pro, senza storia, senza conoscenza del mercato, senza la lista di fidejussioni che avresti potuto firmare.

Si è impegnato solo a spiegarti che bastavano 20 minuti al giorno, 20 minuti di cura e amore nel trattare una mail con la stessa pompa magna con cui le tue commesse si sgolavano ( citazione pudica) nei camerini a riempire di complimenti il commendatore col pullover che  nel frattempo arrivava alla pensione e perdeva il potere di acquisto.

Ti ha spiegato che si potevano, con costanza,  scalare posizioni nella considerazione del produttore (che continua a ragionare da dinosauro e che ti vede solamente come un numero di “fine anno” ) tanto da consentirgli di comprare bene e batterti sulla unica vera cosa che guarda chi non conosce ( più ) il tuo negozio on line: IL PREZZO!

Mio caro imprenditore, prima di una lunga serie di “considerazioni funzionali”, posso dirti che hai PECCATO DI PRESUNZIONE e non è detto che un professionista possa ravvivare il tuo e- “ cc” ( cfr  conto corrente ) .

Noi continuiamo ad accettare la sfida e ci siamo ma ad un’unica vera condizione: sappiamo essere parte del tuo business.

Solo un piccolo consiglio: CAMBIA ALMENO LE LAMPADINE IN VETRINA!

Giuseppe Pede

 

 

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